
Tra Smalti Lime e Sogni
iniziato per gioco a 8 anni oggi e il mio lavoro
TUTORIAL & CONSIGLI
DesyDreamNails
7/1/20257 min read
Ciao bellezze, mi presento sono Desy la vostra onicotecnica nervosa.
Tra una limata e un’esaurita, vi racconto cosa succede davvero dietro al tavolo da lavoro.
Che tu sia alle prime armi, curiosa o solo in cerca di una risata… qui sei nel posto giusto..
Lascia che ti racconti una storia.
il viaggio dalle sbavature alle stelle
Vi è mai capitato di guardare indietro e pensare: “Ah, ma allora lo sapevo già!”? A me sì!
Tutto è cominciato guardando quei video su YouTube, con orgoglio e occhi a cuoricino, dove mostravano unghie così lucide da riflettere persino il cielo (o almeno così sembrava a me).
Da piccola ero una vera “smanettatrice”: il cassetto di mia mamma era il mio tesoro segreto e gli smalti le mie armi segrete.
Le mie mani, e anche quelle delle mie bambole povere vittime innocenti dei miei esperimenti erano le mie prime tele.
Più che capolavori, però, all’inizio erano un po’ dei disastri: smalto ovunque, dita multicolor fino alle nocche e letti ungueali che sembravano campi di battaglia.
Ma sapete qual è la cosa più bella? I bambini non si arrendono mai. Non hanno paura di sbagliare.
E così, tra una limata e un pasticcio, le mie mani piano piano sono diventate più precise. È stato allora che ho capito: questo è il mio mondo, il mio sogno da inseguire, li mi sentivo gia un’onicotecnica nervosa!
La scintilla:
Ricordo come fosse ieri quel pomeriggio di primavera.
Avevo 12 anni e mia cugina Anna era venuta a casa per passare un pomeriggio insieme..
“Ti va se ti faccio le unghie?” le chiesi, mostrandole il mio primo kit di gel e colori semipermanenti, lei accetto, allora io mi misi a smanettare e mettere in pratica tutto quello che sapevo grazie ai video tutorial visti su youtube .
Quando sua madre venne a prenderla, rimase a bocca aperta: “Ma chi ti ha fatto queste unghie?”
E Anna, tutta orgogliosa, indicò me: “È stata Desy!”.
Il viso stupito di mia zia.. indimenticabile “ Mo che ti fai piu grande dovresti farlo come lavoro, sei brava!” queste parole furono la mia prima e vera scintilla.
Mi ricordo ancora il pensiero fisso che si era piantato in testa: “Aspetta un attimo...perche non farlo?”.
Avete presente quando un’idea si impossessa di voi e non vuole più andare via? Ecco, per me è stato così.
Da quel giorno ho capito che quella passione poteva diventare qualcosa di molto più grande.
La prima batosta: quando gli ostacoli diventano trampolini
Avevo 16 anni, iniziai a frequentare la scuola di estetica, andò a gonfie vele alla fine del primo anno ero piena di entusiasmo e determinazione.
Volevo fare esperienza sul campo, così iniziai a cercare centri estetici che mi prendessero come apprendista.
Ed eccola lì, la mia prima grande batosta.
La titolare del centro dove iniziai, Stefania (nome di fantasia, tranquille!), sembrava avere come missione personale quella di farmi sentire inadeguata.
"Sei troppo lenta", "Non hai la mano", "Così non vai da nessuna parte"... e io che trattenevo le lacrime mentre cercavo di mantenere ferma la mano sul costruttore.
Un giorno, dopo l'ennesimo commento pungente, mi chiusi in bagno e piansi. Ma poi, guardandomi allo specchio con gli occhi rossi, qualcosa scattò: "Le farò vedere io chi sono!".
Sapete cosa feci? Smisi di andarci e ogni pomeriggio, dopo la scuola, mi esercitavo su quelle povere dita finte. Un'ora, due ore, tre ore... Cronometravo ogni passaggio, ogni limatura, ogni stesura di gel.
Dopo due mesi, il mio tempo di esecuzione si era dimezzato.
Iniziai a fare le unghie alle mie amiche e amica su amica mi esercitavo sempre di piu finche le mie amiche non facevano il passaparola ad altre amiche e cosi via.
Ora ho un giro di clienti tutto mio e il centro dove andai per la prima volta e rimasto bloccato li, mentre io sono qui nel mio studio a raccontarvi tutta la mia storia e ora lei magari e li a fare un pedicure ad una signora che magari chiede anche lo sconticino ;)
Vi racconto questo non per vantarmi, ma per dirvi: le persone che vi sminuiscono possono diventare il vostro più grande motore di crescita. Non lasciate che vi buttino giù, usate quelle parole come carburante!
Da “non mi fido” a “non posso farne a meno”: storia di unghie e rivincite
Ci sono clienti che si innamorano del tuo lavoro al primo appuntamento…
E poi ci sono quelle che ti guardano come a dire: “Vediamo se sei davvero brava come dicono.”
Ancora oggi molto spesso per chi non puo raggiungermi in studio giro per le case, con la mia valigetta sempre pronta e la testa piena di idee. Quel giorno ero da una signora per una semplice ricostruzione, e mentre lavoravo entra la figlia, Tonia.
La mamma, tutta fiera, le dice:
“Guarda com’è brava! Alla prossima vieni anche tu, te le fai fare da lei.”
Tonia mi guarda con un’espressione che parlava chiaro: scettica, disinteressata, quasi infastidita.
Non disse nulla, ma il suo sguardo diceva tutto.
La madre però insiste, prende appuntamento anche per lei, e io, un po’ imbarazzata ma contenta, accetto con entusiasmo.
Arriva il giorno del trattamento. Tonia si siede, fredda come un cubo di ghiaccio.
Io dentro avevo il panico, ma fuori mostravo la mia solita calma e professionalità.
Ho fatto il mio lavoro al meglio, senza forzare, senza esagerare… lasciando parlare le mani.
Risultato?
Da quella seduta, Tonia non mi ha più lasciata.
Prenota regolarmente, spesso per mesi in anticipo, e nel tempo siamo diventate anche amiche.
Ecco, questa è una delle storie che porto nel cuore.
Perché non sempre il colpo di fulmine arriva subito. A volte serve tempo, fiducia, costanza.
💅 Mai sottovalutare il potere di un buon trattamento fatto con amore. Anche le clienti più diffidenti possono diventare le tue più grandi soddisfazioni.
Chi sono come professionista? Una perfezionista... con il sorriso!
Se dovessi descrivermi in tre parole, direi: precisa, creativa ehm… anche molto nervosa.. dai si scherza.. ( Forse xD) Sì, perché credo che essere onicotecnica non significhi solo creare unghie perfette, ma anche creare un'esperienza.
Sono quella che nota un millimetro di differenza tra un'unghia e l'altra (e non dormo la notte se non lo correggo!).
Ma sono anche quella che fa ridere le clienti raccontando le mie disavventure quotidiane.
Con le "habitué" ormai ci sono rituali consolidati: "Se ti mangi i laterali, giuro che non ti faccio più le unghie!" dico sempre a Sara che puntualmente arriva con qualche unghia rosicchiata.
Lei ride, promette che non lo farà più, e sappiamo entrambe che tra due settimane saremo di nuovo al punto di partenza!
Il segreto che nessuno ti dice: dietro la sicurezza c'è preparazione
Voglio svelarvi un piccolo segreto: quando vedete un'onicotecnica sicura di sé che lavora con disinvoltura, sappiate che dietro quella sicurezza ci sono ore di preparazione.
Ancora oggi, se devo provare una nuova tecnica o un disegno particolare, la sera prima preparo tutto: studio video tutorial, rivedo appunti, faccio prove su tips.
Ma quando la cliente si siede davanti a me, nascondo ogni insicurezza.
Perché? Perché la fiducia è fondamentale.
Quando una donna ti affida le sue mani, non ti sta solo chiedendo di renderle belle, ma si sta fidando di te.
E questa fiducia va rispettata mostrandosi preparate e sicure.
Il messaggio che voglio lasciarvi: persistenza, passione e pazienza
Se state iniziando questo percorso o state pensando di intraprendere questa professione, ecco il mio messaggio per voi: Non Mollate.
MAI.
Ci vorrà tempo, disciplina e sacrificio.
Ci saranno giorni in cui penserete di non essere abbastanza brave, in cui una french sembrerà impossibile da realizzare perfettamente, in cui una cliente difficile vi farà dubitare delle vostre capacità.
Ma ricordate: ogni errore non è un fallimento, è una lezione. Ogni nail art venuta male è un passo verso quella perfetta.
Ogni cliente insoddisfatta è un'opportunità per migliorare il vostro servizio.
La differenza tra chi fallisce e chi ha successo non è il talento, ma la persistenza.
E se questa è la vostra passione, portatela avanti con tutta voi stesse!
Formazione continua: la mia arma segreta per essere quella che sono oggi.
Se c'è una cosa che ho imparato in questi anni è che nel nostro settore chi si ferma è perduto!
Le tecniche evolvono, i prodotti migliorano, le tendenze cambiano.
La mia arma segreta? La formazione continua.
Ogni anno metto da parte un budget per corsi di aggiornamento e masterclass.
È un investimento che torna sempre indietro: ogni nuova tecnica appresa è un servizio in più che posso offrire, ogni certificazione è un valore aggiunto al mio profilo professionale.
E poi, ammettiamolo: non c'è niente di più entusiasmante che tornare in studio dopo un corso con la testa piena di idee nuove e la voglia di sperimentare!
Un ultimo pensiero...
Se state leggendo queste righe e state sognando di diventare onicotecniche, voglio dirvi una cosa: Fatelo. Lanciatevi.
Non aspettate di essere "pronte" (non lo sarete mai abbastanza finché non inizierete sul serio).
Il percorso non sarà sempre facile, ma ve lo garantisco: quando vedrete gli occhi di una cliente illuminarsi guardando il vostro lavoro, quando sentirete un "grazie, mi hai cambiato la giornata" o quando rivedrete i vostri progressi a distanza di mesi, capirete che ne è valsa la pena.
E se avete già iniziato ma state attraversando un momento di dubbio, ricordate perché avete scelto questa strada: per la passione, per la creatività, per la libertà di esprimervi attraverso un'arte che rende il mondo un po' più colorato e brillante.
Io credo in voi.
E non vedo l'ora di vedere le vostre creazioni brillare nel mondo!
Se ti sei rivista in queste righe, torna a trovarmi: qui le mani non sono mai solo mani.
Ogni errore è solo un passo verso la tua versione migliore.
Con affetto (e una lima sempre in tasca)
Desy 💅











